Edizione 2024

Borsa Teatrale Anna Pancirolli 2024

FINALI
domenica 5 maggio 2024
Teatro EDI Barrio’s
piazza Donne Partigiane – Milano

ingresso gratuito


PROGETTI FINALISTI

Catasterismi
un progetto di Kilonova Art
con Greta Milani e Valeria Torresan
regia Alberto Colombo
visual e sound Giulia Nespoli
video Valeria Torresan
supporto scenografico Claudia Raisi
(Desio – Monza e Brianza)

Catasterismi (“diventare stelle”) esplora la nostra esistenza fisica, riflettendo sull’idea che la carne del corpo umano sia una questione universale più di quanto crediamo. Il nostro corpo non è altro che un aggregato di atomi, appartenuti precedentemente ad animali o vegetali, di cui ci siamo nutriti. Questi atomi, a loro volta, si sono originati tutti in un unico processo: la fusione nucleare nelle stelle. Esiste quindi una connessione cosmica, che fa sì che l’identità del nostro corpo sia fluida e in costante mutamento. L’uomo è sempre la carne di qualcos’altro, una vera macelleria cosmica.
In scena, un personaggio attende in uno spazio sospeso, dando voce a un monologo di memoria beckettiana, che spazia da riflessioni sull’universo a semplici interrogativi quotidiani. Su un piano che fa da sfondo, appaiono proiezioni visuali, che accompagnano chi guarda in un viaggio sinestetico nella vitalità del cosmo. Ad alternarsi, viene inoltre proiettato un testo di carattere scientifico, che invita lo spettatore a riflettere sul proprio ruolo all’interno di un ecosistema in cui tutto è costituito dalla stessa materia vibrante. È forse proprio questa presa di consapevolezza che può condurci a nuove forme di sensibilità ecologica, garantendo la nostra futura sopravvivenza.

Ipno. Breve trattato di tanatoprassi
di Matthieu Pastore
(Napoli)

Questo spettacolo nasce da una perplessità. Perché i greci raffiguravano Ipno e Tanato – il Sonno e la Morte – come fratelli? Cosa accomuna due atti tutto sommato così diversi?
A fare da cornice a questo testo, c’è una citazione di Heidegger tratta da Essere e Tempo : “Non sperimentiamo mai veramente il morire degli altri; in realtà non facciamo altro che assisterci”, come se fossimo spettatori e spettatrici della morte, come se il lutto potesse essere una rappresentazione teatrale.
Ipno racconta la storia, in prima persona, di un lutto da superare, di un lutto mancato. Ci sono due fratelli: uno dei due muore e l’altro non si sveglia la mattina del funerale.
Per guarire, forse, decide di diventare tanatoprattore – un professionista specializzato nella cura delle salme e nella conservazione delle salme.
Questa vicinanza fisica con la morte è un primo passo, per il fratello vivo, verso un rapporto più sano, più frontale, con la morte. Gli permette di svegliarsi.
Ma è proprio nella finzione teatrale, nel gioco, che potrà realmente dire addio al fratello.

Entrambi i personaggi diventano delle figure del teatro – delle creazioni della mente, dei bugiardi o dei visionari – in questa messinscena della morte. Sono degli attori della morte, dei tanatopr-attori (scusate il gioco di parole).

Come un angelo in tutto questo bordello 
tratto da B. M. Koltès – La notte poco prima delle foreste
regia e adattamento: Jacopo Bottani
con Mattia Galantino
col sostegno di Artefici residenze creative FVG 2022 – Artisti Associati
(Milano)

Piove quando un uomo entra in un caffè, bagnato come un cane, si siede e inizia a ululare la sua storia, struggente come una serenata, sconnessa come un delirio. Nessuno pare ascoltarlo, o forse, chi ascolta è così attento da sembrare invisibile. È così che inizia il fluviale monologo di Bernard Marie Koltès La notte poco prima delle foreste e più o meno così iniziamo anche noi, col nostro Come un angelo in tutto questo bordello, uno studio-omaggio alla sua opera.
Siamo partiti anche noi, regista e attore, da un incontro in un caffè. Da lì siamo partiti a studiare questo testo, chiedendoci come metterlo in scena, come rendere manifesto anzitutto lo spirito prima che la lettera (ancorché meravigliosa) di Koltès. È nato un bizzarro rapporto improvvisativo a due, con uno che racconta e uno che amorevolmente ascolta, bisbiglia soluzioni e guida, come forse fanno gli angeli custodi.
 Cerchiamo di portare in scena questo: una seduta di improvvisazione, un assaggio di quel monologo folle, di quella fame d’amore, di quel bisogno di tempo che ci è parso così simile a quello che in fondo chiediamo noi, uomini e donne di oggi, presi da mille corse e mille drammi che non ci permettono mai di fermarci, guardarci negli occhi e dirci finalmente quello che vogliamo dirci.

In festa
spettacolo di teatro-Danza diretto da Leonarda Saffi
con Lucas Lopes Pereira e Sara Valenti
(Castellana Grotte – Bari)

InFesta è una celebrazione delle relazioni umane e dell’amore oltre ogni confine. Uno studio paradossale, perché il suo oggetto è l’Addio. Cosa si può ricavare dalla perdita? In una civiltà che ha esiliato il lutto ai margini dei paesi e nelle periferie della coscienza, può l’assenza diventare motore di un nuovo modo di abitare la vita? È lecito coltivare con gioia il cimitero personale dell’addio? Tra il prima e il dopo, due corpi si muovono in uno spazio domestico, il tempio del ricordo: un perimetro schiarito da improvvisi bagliori. I loro gesti cercano incastro, muovendosi in un pentagramma intimo e universale, tentando un incontro impossibile ma non per questo meno reale. Eccoli, sul filo teso tra i due mondi, mentre preparano la festa suprema, dove parola e silenzio si prenderanno per mano, dove vita e morte brinderanno allo stesso calice.

Perfect days
testo Enrico Ferrari, Nicolò Sordo
con Enrico Ferrari, Michele Lonardi, Nicolò Sordo
sound design Michele Lonardi
(Colà di Lazise – Verona)

Nella disperata e depressa provincia veneta, dove non si distingue il giorno dalla notte e la noia rende lo scorrere del tempo lentissimo, l’unico passatempo degli uomini della zona è andare a vedere le multietniche benzinaie della stazione di servizio. 
Leone, il gestore, è un maschio alfa che “non deve chiedere mai”, temuto e rispettato da tutti. Ha due clienti affezionati, “quasi amici”, che lo vengono a trovare la notte quando è solo: Mister Pizza, il pizzaiolo del paese con la patente ritirata e seri problemi di alcol, una scoria tossica del SerT, e Lou Piang, un ragazzo che si veste come Lou Reed e non parla, se non per cantare le sue canzoni.
Quando Leone inizia a giocare alle slot machine finisce l’idillio “a basso prezzo”, per lui, le sue dipendenti, i suoi clienti-amici e per la sua stazione di servizio. 
In “Perfect Days” si perdono i soldi con la slot machine e il fegato con l’alcol – e “non la va mia tanto ben”.

Il macello
di Federico Mattioli
regia di Federico Mattioli e Stefano Donzelli
con Davide Albanese, Marta Beggio, Stefano Donzelli
(Reggio Emilia)

Il Macello racconta il passaggio dalla società contadina a quella industriale, dal punto di vista del rapporto con la carne.
Emilia, anni ’50. Nani lavora nella tripperia di un macello e gestisce una bottega di alimentari con il fratello Domenico. Il suo sogno, però, è quello di diventare macellaio e tornare a vivere nella Ca Vecia, la casa contadina dove abitava da bambino, insieme al nonno. Cacciato dall’Eden contadino e costretto a operare una violenza sistematica sul corpo animale, Nani vede anche la sua carne cambiare: le sue mani puzzano di trippa, le sue braccia sono ferite dai ganci e il magone che porta in gola si allarga sempre di più. Loretta, sindacalista all’interno del macello, cerca di mostrare a Nani un’uscita dall’alienazione del lavoro, facendogli accettare la propria carne come qualcosa di prezioso e spingendolo a schierarsi dalla parte dei lavoratori, nella lotta contro il padrone.


Semifinali: 1-3 marzo 2024 – Teatro Edi Barrio’s
PROGRAMMA DELLE SELEZIONI

venerdì 1 marzo 2024
11.00 – Onicofagia di Compagnia Maruccia/Manella (Milano)
11.45 – Catasterismi di Albero Colombo (Kilonova Art) (Desio – Monza e Brianza)
14.30 – Surgelati. Le ore piccole di Compagnia DUNAMIS (Milano)
15.30 – Il buon samaritano di R.I.T.E.N.A. Teatro (Casalnuovo – Napoli)
16.30 – Adozione. Vite a pezzi di Tiziana Vaccaro (Milano)
17.30 – Ipno. Breve trattato di tanatoprassi di Matthieu Pastore (Napoli)
18.30 – Permacrisi di Sea Dogs (Cave – Roma)

sabato 2 marzo 2024
11.00 – Allontanarsi dalla linea gialla di Compagnia La Cumana (Napoli)
11.45 – Le vedove alla coque di Bianca Tortato, Alice Gobbi, Virginia Vanocchi (Milano)
14.30 – Circuito chiuso di Compagnia Panaligan Piaz (Roma)
15.30 – Come un angelo in tutto questo bordello di Jacopo Bottani e Mattia Galatino (Milano)
16.30 – Futuro remoto di Alessandro Negri e Caterina Pagliuzzi (Milano)
17.30 – Beate di PALINODIE ETS (Aosta)
18.30 – Con un colpo alla festa di Collettivo della solitudine (Milano)

domenica 3 marzo 2024
11.00 – In festa di Leonarda Saffi (Castellana Grotte – Bari)
11.45 – Perfect days di Nicolò Sordo, Michele Lunardi e Enrico Ferrari (Colà di Lazise – Verona)
14.30 – Le aragoste muoiono per incidente di percorso di Compagnia La Petite Mort (Milano)
15.30 – In via del tutto eccezionale di Claudio Fidia (Napoli)
16.30 – Il macello di Federico Mattioli (Reggio Emilia)
17.30 – Qualcosa nel cielo di Silvia Napolitano (Brescia)
18.30 – Il compleanno di Niky di Passi Teatrali APS (Milano)